domenica 11 ottobre 2009

COOL JAZZ



Intorno agli anni '50 gli U.S.A. godono di un periodo di grande benessere economico, con grosse contraddizioni sociali: nasce il movimento per i diritti civili di Martin Luther King e contemporaneamente lotta contro gli antiamericani cioè ai comunisti, siamo alla guerra fredda, lo scontro tra U.S.A. e U.R.S.S.. Praticamente in questo periodo nasce il COOL JAZZ, quasi in coincidenza con un altro fenomeno musicale importantissimo, cioè la nascita del Rock. La schizofrenia del be-bop lasciò il posto a soluzioni più razionali, venne riscoperto, il contenuto melodico del jazz, che il be-bop aveva praticamente fatto dimenticare, ed una dimensione più rilassata delle ritmiche, in netta contrapposizione con i frenetici tempi staccati dei vari Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Spinti anche dal desiderio di recuperare il pubblico perduto, nasce questa nuova evoluzione del jazz, il Cool. Il padre teorico possiamo dire che fu Lennie Tristano , un pianista italo-americano di formazione classica, (con la sua New School of Music e i musicisti che si formarono in essa: Lee Konitz , Warne Marshe, Billy Bauer), che diceva di suonare cool senza arrivare al gelo. Infatti Cool, letteralmente significa freddo, ma in questo caso Cool sta ad indicare calma, equilibrio, distacco. Ma indubbiamente il più grande esponente di questa corrente jazzistica e' stato Miles Davis, impressionando subito pubblico e critica per la sua naturale capacità di far convivere gli arrangiamenti scritti, con un tono molto morbido e contemporaneamente complesso. Già formatosi durante l'era del be-bop scuola Parker, aveva dato dimostrazione di rappresentare una grande promessa mettendosi subito in evidenza. Fu uno dei primi a accorgersi e sentire l'esigenza di riproporre il jazz al grande pubblico staccandosi dai canoni frenetici del be-bop. A completare il quadro della scena Cool, troviamo esecutori come i tenor saxofonisti Zoot Sims e Stan Getz e dal sax baritono Gerry Mulligan (in coppia con il trombettista "maledetto" Chet Baker), Lee Konitz, Modern Jazz Quartet che era vero e proprio jazz da camera e non va dimenticato che nello stesso periodo si affermò anche il quartetto di Dave Brubeck, un pianista autore di un repertorio costituito da una raffinata miscela tra musica classica e jazz. Il cool jazz fiorì sulla costa occidentale degli Stati Uniti (California) per un intero decennio per via di musicisti bianchi (west Coast) quali l'orchestra di Stan Kenton e solisti come Shelly Mann, Shorty Rogers, Jimmy Giuffre. Tutto questo costituiva il movimento Cool.

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