mercoledì 16 settembre 2009

BE BOP






Il jazz, e' forse la forma d'arte più naturalmente soggetta a contaminazioni e a repentini cambiamenti di rotta. La storia della musica afro americana e' piena di continui cambiamenti, c'e' infatti un momento (intorno alla prima metà del secolo scorso) in cui il jazz assume le sembianze di una vera e propria Forma d'arte. Tale momento si chiama BE BOP. Quando l'insoddisfazione dei solisti delle big band, a cui tuttavia erano concessi spazi ristretti per le loro improvvisazioni, raggiunse l'apice, questi, dopo le esibizioni con le orchestre, si ritrovavano in piccoli Jazz-club, dove davano sfogo a tutta la loro Improvvisazione, attuando una rivoluzione nell'ambito jazzistico. Si sviluppò così un movimento musicale che, partendo dalla esigenza di individuare nuove forme espressive, conferiva l'aspetto artistico a tale musica, permettendo al popolo nero l'affermare della propria cultura che viveva sempre nei pregiudizi razziali tra bianchi e neri. Tuttavia nella comunità dei giovani jazzisti di colore qualcosa cominciava a muoversi. C'era nell'aria un'aria di rinnovamento, anche gli appassionati di musica ritenevano che il jazz, con la swing craze, avesse ormai esaurito la sua carica, era diventato statico e racchiuso all'interno di canoni ben stabiliti. I fautori di questo movimento vennero chiamati BOPPERS che oltre a sprigionare l'arte dei musicisti neri, accomunava la voglia di ribellione della nuova generazione americana nei confronti della borghesia razzista delle generazioni precedenti.
Caratteristica peculiare ( oltre la musica) era quella di vivere la vita senza sottostare a regole o limitazioni, di cui il più grande rappresentante musicale fu Charlie Parker detto Bird. Il bebop apparve improvvisamente nel 1944 in alcuni locali della 52a strada, e la sua comparsa fu così istantanea da lasciare i più interdetti. Prima di cio' il be bop era un po' nel'aria, infatti musicisti del calibro di Lester Young e Charlie Christian gia' influenzavano la musica del finire anni '30, e Le jam session,agli inizi degli anni '40, erano ancora molto popolari fra i jazzmen nei numerosi locali di Harlem , dove erano soliti ritrovarsi i musicisti neri che potevano suonare senza obblighi e regole ben precise. In particolare al MINTON'S i musicisti acevano la fila per esibirsi in jam session,tra cui Coleman Hawkins, Art Tatum, Roy Eldridge e Lester Young poi verso il '41 arrivarono anche Bud Powell , il trombettista Dizzy Gillespie, e un giovane altosassofonista, direttamente da Kansas City, di nome Charlie Parker, il quale impressionò tutti per la velocità di esecuzione delle scale e del fraseggio,suonando qualcosa che mai prima di allora nessuno avesse mai sentito: BIRD era molto più avanti di tutti i musicisti che fino allora avevano suonato, era l'innovazione del Jazz. Altri musicisti nacquero nell'era del be-bop, uno su tutti Miles Davis,ma anche Fats Navarro.In sostanza l'affermazione del Be bop si deve a musicisti come Parker e a Dizzy, Bud Powell, dando vita a srtepitose perfomance sia in America che in Europa, lasciando le loro impronte su incisioni grazie a produttori come Ross Russel che appoggiava e credeva nei Boppers. Si fece del Be-Bop un vero affare commerciale. Tuttavia, verso il '49 si andava delineando la fine del be-bop, dovuta a vari problemi: la crisi commerciale del periodo e l'affacciarsi al grande pubblico del rhythm and blues e successivamente il rock and roll, e gli impresari guardavano ormai con diffidenza al mondo del bebop. Si salvavano Gillespie e Parker, ma i più conducevano una vita di miserie, non solo per l'indigenza e la frustrazione, ma anche e soprattutto per colpa delle droghe pesanti di cui facevano largo uso. Per colpa dell'eroina morirono nel giro pochi anni i migliori talenti del nuovo jazz: Bird, appena trentacinquenne, Fats Navarro, il migliore trombettista dopo Dizzy, ucciso dall'eroina appena ventisettenne, Tadd Dameron, in carcere. Questi i motivi più importanti della decaduta del BE-BOP. La cosa positiva, fu quella di aver acquistato la consapevolezza che il be-bop era stato l'innovazione musicale che ci aveva trascinato dallo swing al be-bop appunto, e che quindi c'era la possibilità di ricercare nuove evoluzioni del Jazz.

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